Riduci i rischi nelle decisioni di carriera che prendi!
Vuoi uscire dai soliti schemi professionali e ardire a qualcosa di diverso? Qualcosa cui hai pensato a lungo e che per un motivo o un altro, non hai poi deciso di perseguire?
L’economia moderna, tra globalizzazione e digitalizzazione, richiede spesso ai professionisti che cambiare e re-inventarsi. Il famoso “avere più di una carriera”.
Io mi sono riciclato piu’ di una volta, con la fortuna di farlo all’interno della stessa azienda, quindi conoscendone le regole del gioco.
Questo trend prende sempre piu’ piede quanto piu’ ci addentriamo nella net economy: ormai diverse professioni sono estinte e chi si occupava di quei ruoli ha dovuto imparare a cambiare lavoro.
Una ricerca del Dipartimento del lavoro degli Stati Uniti ha osservato come l’americano medio abbia almeno 11 lavori diversi.
Non so dirti quale sia la media italiana, ma considerando la precarietà di molti lavori, non dubito che sia un numero altrettanto significativo.
Io, ad esempio. Ho provato a perseguire il mio sogno di imprenditoria senza riuscirci (per il momento…). Non ero pronto. E non avevo valutato bene tutti i pro & con dell’avventura. Per fortuna, non avevo lasciato il mio posto di lavoro. Invece in tanti lo fanno: si fanno prendere dall’entusiasmo e dalla foga, mollano tutto e… rischiano di trovarsi con un pugno di mosche in mano.
Quello che ho imparato e’ che prima di prendere una decisione professionale di un certo rilievo, e’ necessario esaminare tutte le opzioni e i rischi associati alla decisione.
In questo caso, un utile strumento per prendere questo tipo di decisioni e’ la “matrice Ansoff“, che ti aiuta a valutare questi rischi e ad eliminare alcuni dei rischi (ma soprattutto, ti aiuta ad esplicitare le ipotesi che fai e ad analizzarle).
La matrice di Ansoff fu pubblicata per la prima volta sulla Harvard Business Review già nel 1957. È uno strumento di pianificazione strategica sviluppato dal matematico H. Igor Ansoff per aiutare le organizzazioni a valutare i rischi derivanti dall’adozione di una particolare strategia.
Il modello originale era stato pensato per le aziende e si basava sul concetto di “crescita”. Ansoff aveva identificato quattro strategie di crescita e il suo modello avrebbe aiutato a valutare anticipatamente i rischi di ognuna delle strategie.
C’e’ voluto veramente poco per adattare la matrice alla gestione della propria carriera, e farne uno strumento veramente indispensabile per chiunque voglia ottenere di piu’ dalla sua vita professionale.


Per costruire la tua matrice, metti sull’ ascisse le competenze funzionali: ce le hai o hai bisogno di acquisirle. Sulla linea delle ordinate ci mettiamo il settore in cui ti vuoi spostare: ti muoveresti nello stesso settore o in uno nuovo?
Il punto di partenza e’ cosi “l’ Expert Development“, lo scenario piu’ semplice e a minor rischio, perché rimani all’interno della tua zona di comfort sia in termini di skills che di settore.
Man mano che ci si sposta orizzontalmente o verticalmente attraverso la matrice, il rischio aumenta. Ovviamente, il rischio maggiore lo si ha quando bisogna acquisire competenze nuove e cambiare settore (proprio quello che molte persone sono costrette a fare per re-inventarsi).
Come detto, il quadrante “expert development” poggia su uno scenario molto semplice da gestire, perché’ stai semplicemente approfondendo competenze che già hai.
Spostandoci invece sulla destra ma rimanendo nello stesso settore, ovvero nel caso in cui impariamo nuove competenze ma conosciamo il campo di applicazione, ci troveremmo in uno scenario con un rischio maggiore del precedente perché non hai garanzie che, all’interno della tua azienda, le nuove qualifiche che stai sviluppando ti diano una spinta in piu’ per il posto cui stai ambendo.
Se invece ci muovessimo dall’ Expert development verso l’alto, staremmo applicando le nostre conoscenze ad un nuovo settore. Questo ovviamente presuppone un rischio maggiore degli altri due scenari precedenti.
Questo era il caso, ad esempio, della mia start-up: mi stavo imbattendo in un contesto nuovo e in cui mi si richiedevano competenze diverse (che, per inciso, avevo anche trascurato… ergo, la start-up non e’ decollata!).
La matrice Ansoff , quindi, ti permette di valutare meglio i rischi cui andresti incontro in ciascuna delle opzioni.
Ogni volta che conosci i rischi cui potresti andare incontro, hai la possibilità di creare un piano d’azione per contrastarli o, quanto meno, mitigare quei rischi (o a cambiare opzione se i rischi, a tuo giudizio, non valgono la candela).
Come usiamo la matrice di Ansoff:
Inizia facendo una lista delle opzioni che stai considerando. Quindi, fai un’analisi SWOT personale (ne abbiamo parlato in un altro post), per assicurarti di aver esplorato tutte le possibili conseguenze (opportunità, debolezze, punti di forza e minacce).
Creati una matrice Ansoff (o accedi all’area riservata e scaricati quella che ti propongo)
Analizza la matrice che hai cosi costruito e determina quale delle opzioni ti sembra piu’ rischiosa e quale la piu’ sicura? Identifica i rischi specifici per ciascuna delle tue opzioni. Se ti serve, puoi utilizzare strumenti come il brainstorming o fare un’analisi “rischi/benefici” piu’ approfondita.
Una volta che hai un’idea piu’ centrata dei rischi cui potresti andare incontro, prepara un piano per gestire quei rischi che molto probabilmente dovrai affrontare.
A questo punto, e’ il momento della riflessione e della decisione. Quale opzione ti ispira di più? Ne vale il rischio?
Non lasciarti mai intimidire dai rischi- ogni decisione porta rischi.
Come mi disse una volta un mio mentore, “il tuo ruolo e’ quello di eliminare i rischi dalla tua carriera”.
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Ciao
Matteo