
Avevo 5 anni quando mio padre mi iscrisse a un corso di chitarra per togliermi da davanti alla televisione (non avevamo smartphone, playstation o tablet…). Non mi piaceva ma mi esercitavo ogni giorno perchè lui mi incalzava. E diventavo ogni giorno sempre più bravino. Ho suonato per circa 22 anni. Partecipando a diversi concorsi e vincendone anche alcuni.
Ma non era per me. Lo facevo solo perchè ero obbligato. Infatti, appena ho potuto, ho smesso. E da allora ho messo via le mie chiatarre e sono anni che non le ho più rispolverate (sono rimaste a casa dei miei genitori…).
Il punto è che non ero portato. E anche se continuavo a diventare sempre più bravo, preparandomi per gli esami al conservatorio, ogni volta che finivo di suonare o esercitarmi ero stremato. Senza più energie. Semplicemente, il prezzo che pagavo per acquisire quelle capacità era altissimo. Ma gli altri non lo vedevano. Mio padre, il mio maestro, non lo vedevano. Loro potevano solo osservare i miei miglioramenti e come stavo diventando sempre più bravo.
La risposta più semplice alla domanda è “sapendo qual è il tuo scopo nella vita”.
Purtroppo però per la maggior parte delle persone parlare di scopo nella vita suona a qualcosa di esoterico… e siamo davvero in pochi a sapere come far scoprire agli altri il proprio “perché”.
Allora facciamo un double-click e scendiamo a un livello più semplice: l’esercizio che ti propongo per scoprire che lavoro fa per te va eseguito “di getto”. Quindi scrivi (si, scrivi su un foglio di carta, niente lavoro a mente o a computer) senza ragionarci sopra!!! Rispondi a queste domande con quanti più particolari puoi.
Pronti a scoprire il tuo GPS interno? Allora iniziamo!!
- Mi sento benissimo con me quando trascorro del tempo con queste persone:
- l’ultima volta che ho fatto qualcosa e il tempo è volato via (e mi sono sentito vivo) è stata:
- l’ultima volta che ho fatto qualcosa che vorrei poter fare ogni giorno è stata:
- i miei giorni preferiti sono:
rileggendo le risposte che hai dato, come ti senti?
Adesso, la seconda razione di domande:
- Mi sento a terra e con le gomme sgonfie quando passo il tempo con:
- L’ultima volta che ho fatto qualcosa e il tempo non passava mai ed era un’agonia è stato:
- l’ultima volta che ho fatto qualcosa al lavoro che vorrei non dover mai più ti fare era:
- I miei giorni più grigi, lunghi e tristi sono quelli in cui:
anche in questo caso, come ti senti? Dove senti queste sensazioni?
se ti stai chiedendo perché tutte queste domande, te lo spiego come lo spiego ai miei corsisti: La qualità della tua vita dipende dalla qualità delle domande che ti fai. E le domande che ti fai determinano i tuoi pensieri!
Queste domande sono strutturate in maniera da farti comprendere cosa vuoi e con non vuoi fare. Che non ha nulla a che vedere con ciò che sai o non sai fare.
Io stavo diventando sempre più bravo con la chitarra, il mio maestro mi diceva “finisci il tuo percorso perchè la chitarra può darti da mangiare“, e vedevo lui, le sue difficoltà economiche, e sapevo che sicuramente NON lo volevo fare. Non era per me. Non era il mio “perchè”.
Non ho mai rimpianto un solo giorno l’aver lasciato la chitarra. Nonostante le capacità che avevo acquisito.
Le competenze si apprendono. Ma imparare qualcosa che non fa per te, ti costerà semplicemente energie e non ti sentirai mai a livello “adeguato”.
Focalizzati su ciò che ti piace. Su ciò che ti ispira, e vedrai che qualcunque capacità o skill ti servirà, la apprenderai in men che non si dica.
E quando vuoi, scrivimi e ne parliamo!