Quello che non ti dicono sul successo
La domanda su Quora mi ha stuzzicato: “qual è stata la giornata più epica durante uno stage?” ed è stato subito un dejavu… Un balzo a ritroso di oltre 20 anni.
Ricordo benissimo cosa mi rese davvero orgoglioso in quel lontano 2000 (se ti interessa, clicca qui per leggere il post); sono anche andato a rileggermi la valutazione che mi diedero e tra le scartoffie è saltato anche fuori anche il cedolino, la busta paga di quello stage!!
Una busta paga di circa DM 1.850/mese (si… Deutsche Mark… archeologia finanziaria), al cambio fisso DM/Euro equivalente a circa €970. Attualizzandolo al valore di oggi, circa € 1.340. Più di quanto guadagnassero i miei amici di allora, diplomati, che lavoravano già da anni. Forse, non troppo lontano da quanto guadagnino ancora oggi…
Ero ancora giovane. Non avevo idea del mio vero potenziale, anche di reddito. Vivevo con gli stereotipi del figlio di una normalissima famiglia dell’hinterland milanese, per cui la laurea era simbolo di riscatto.
Ho studiato in Bocconi, è vero, ma lavoravo come commesso in un negozio per contribuire alla retta mentre i miei si indebitavano… E d’estate, mentre i miei amici se ne andavano in ferie, io andavo a fare stage all’estero: per fare un pò di esperienza e guadagnare qualcosa.
Non sapevo se sarei diventato “ricco”, ma ci avrei messo tutto l’impegno per riscattarmi. Sapevo di averne il potenziale.
Quello che non sapevo allora, però, è che il potenziale, di per sé, non è sufficiente. La laurea, di per sé, non è sufficiente. Che le opportunità di per sé non sono sufficienti se manca il vero quid. La mentalità.
Mentalità che ho acquisito grazie ai mentors che ho incontrato nel mio cammino e che, di volta in volta, mi hanno aiutato a sbloccare quel potenziale per “saltare di livello”. Per rieducarmi.
Perché, vedi, passare a livelli di reddito superiori richiede l’intervento di un Ben Kenobi esterno che ti aiuti a “fare il primo passo verso un mondo più vasto” (cfr. Guerre Stellari). Qualcuno che abbia ottenuto i risultati che cerchi e che quindi ti può guidare.
Einstein ripeteva: non si può risolvere un problema con la stessa mente che l’ha formulato. Lo stesso identico principio si applica col successo, di cui il reddito è solo una rappresentazione.
Il messaggio è che ciò che mi ha permesso di moltiplicare le mie entrate rispetto a quel primo cedolino è stato un cambio di mentalità.
Lo stesso vale per te. Non puoi avere successo ancorandoti alla stessa mentalità che ti fa guadagnare quello che guadagni oggi.
E’ la maledizione dei vincitori delle lotterie. Sprecano tutto nel giro di 3-5 anni, ed è tristemente documentato. Il motivo? Semplicemente perché si trovano disponibilità economiche superiori a quello che possono inconsciamente gestire.
La parola magica qui è “inconsciamente”.
Per riparametrare la tua mentalità, bisogna intervenire su due piani: l’educazione e il “termostato finanziario”.
Parliamo oggi di educazione e nel prossimo post di termostato finanziario, per poi espandare con alcune delle esperienze che ho fatto in questo percorso.
L’educazione, dicevamo…
In semplici termini, l’educazione che hai ricevuto imposta l’85% delle tue credenze su come funziona il mondo, anche economico/finanziario.
E’ importante sottolineare la parola “credenze”, perché di questo si tratta. Di semplici credenze. E come tali, modificabili! Credenze che si sono sedimentate nel corso degli anni: a casa con gli esempi dei genitori, con le persone che hai frequentato, con gli insegnanti, etc.
Considera le 4-5 persone che frequenti più spesso: quante di loro hanno un reddito, più o meno, simile al tuo? Appunto…
Pensa ora agli amici dei tuoi genitori durante la tua infanzia/adolescenza: forse anche loro avevano un tenore di vita simile? Appunto…
E a scuola? Che tipo di educazione puoi ricevere da docenti che si accontentano di neanche €2.000 al mese per formare “le leve del futuro”? (p.s. per me, i docenti in italia andrebbero pagati il doppio o il triplo!!)
Ricordo che al liceo gli insegnanti ci invitavano a fare l’università per “trovare un lavoro sicuro”. La laurea veniva interpretata come “la tessera” per il club del “lavoro sicuro”. Non carriera, ma lavoro.
Fast-forward 20 anni, faccio il top manager, ho una startup (e sto lavorando ad una seconda startup con uno degli studenti del percorso Seneca), faccio l’investitore immobiliare e faccio il mentore.
Questo non grazie a chissà quali superpoteri, ma perché ho incontrato dei mentori sul mio cammino che mi hanno aiutato a ri-educare le mie credenze. E oggi faccio anche io la mia parte di mentore con chi è aperto a cambiare le proprie credenze.
Il punto fondamentale di questo post è che la chiave del tuo reddito sta nella tua mentalità. Non puoi ambire a guadagnare € 1 Milione con la mentalità di chi, leggendo quel importo, crede che sia impossibile. Che non ce la potrebbe mai fare.
Fai anche tu i tuoi passi verso un mondo più vasto. Se vuoi, il vecchio BenKenobi c’è.
Ciao