
Il segreto (svelato) dell'arte delle relazioni professionali
Quante volte ti sei già trovato in difficoltà durante eventi di networking, congressi etc per la difficoltà di approcciare persone sconosciute?
Perchè in quelle situazioni, non c’è solo il problema di rompere il ghiaccio con persone che non hai mai visto prima, perfetti estranei, ma anche (e soprattutto) perchè vuoi evitare figure di legno.
Del resto, sai benissmo quanto sia importante in contesti di business fare una prima buona impressione. Non sai mai chi potresti trovare dall’altra parte e come quella persona potrebbe avere un impatto sulla tua carriera direttamente o indirettamente (attraverso chi questa persona conosce, come potrebbe parlare di te, etc.).
Molte persone preferiscono rinunciare del tutto a partecipare a questi eventi pur di evitare di fare un brutta figura e rovinarsi la reputazione.
Ma questo è un bel problema, perchè è proprio durante questi eventi che si stringono relazioni e contatti che possono mettere il turbo alla propria carriera. Quindi, il dilemma: come fare per evitare il rischio di apparire impreparati, impacciati e fare brutte figure durante quegli eventi?
Anzi, formuliamo meglio questo concetto: quali strategie (efficaci) puoi mettere in campo per partecipare a questi eventi, conoscere persone e rompere il ghiaccio con chiunque con sicurezza e sapendo di ottenere il risultato che vuoi?
Per farlo, è arrivato il momento di sfatare qualche mito e ripensare il tuo approccio al conoscere sconosciuti durante eventi di networking.
DISCLAIMER: si, queste strategie funzionano anche per le persone introverse!
A lezione dai licenziati...
Può sembrarti strano, ma effettivamente ho scoperto che le persone più efficaci in queste strategie sono quelli che hanno perso da poco il lavoro. Alcuni (ex) colleghi, colpiti da vari giri di ristrutturazione, mi hanno davvero illuminato su questi argomenti.
Così ne ho estratto le strategie e le ho confezionate in questo articolo…

Spendo ancora due parole su quest’ultimo punto perchè forse non ti sembrerà così ovvio.
Le multinazionali sono aziende che a cicli sempre più corti, “riorganizzano” la propria struttura. Riorganizzare significa tagliare posizioni/ruoli per risparmiare, per re-investire o per spostare ruoli in altre zone.
Di solito, prima di annunciare una ristrutturazione, l’azienda “congela” quasi tutte le posizioni aperte che ha, in modo da cercare di ricollocare internamente quante più persone possibili. Ma ovviamente, il numero di posizioni aperte e il numero di profili cercati non quadra con chi invece viene mandato a casa.
In oltre due decadi in multinazionali, di questi processi ne ho visti tantissimi, e in diversi casi, li ho anche gestiti in prima persona.
A differenza di quello che si può pensare, non sempre chi viene mandato a casa è la persona meno performante.
Anzi, dopo qualche “giro” di queste ristrutturazioni, dove ovviamente i primi candidati a uscire sono le persone problematiche, vengono impattate anche persone estremamente valide.
Non è la persona il problema, ma il ruolo che non risulta più necessario. E se il ruolo non è più necessario, anche la persona, per quanto performante e capace, viene impattata.
Questo negli anni mi ha portato a vedere andare via ottimi talenti. Persone, e in alcuni casi, amici, di uno spessore notevole, ma che hanno avuto la sfortuna (o fortuna??) di essere impattati.
Parlando con molti di loro, posso assicurarti due cose:
1. ognuno di loro, chi più velocemente chi meno, ha trovato un nuovo lavoro in cui si trovano benissimo
2. durante quella fase di transizione, hanno appreso lezioni che sul mercato valgono ORO. E che trovi qui sotto… 🙂
Il motivo è presto detto: quando arrivi ad un certo punto della tua carriera, sai benissimo che per ricollocarti non puoi aspettare a che una posizione da Direttore o VicePresidente venga pubblicata. Questi ruoli vengono ricoperte con altre dinamiche.
Quindi, queste persone hanno sviluppato tecniche e strategie per fare networking efficace, arrivando a trasformare il networking in un’arte.
Il segreto (svelato)
Sai qual è la vera e unica formula segreta usata praticamente da TUTTE le persone con cui ho parlato per arrivare in fretta ad un nuovo lavoro?
CHIEDERE CONSIGLI!
Tutte queste persone hanno scoperto che “chiedendo consigli” riuscivano a rompere molto più in fretta le barriere e resitenze che, chiaramente, ognuno di noi ha quando incontra un estraneo.
Chiedere consigli in una situazione così delicata come trovarsi senza lavoro, crea un forte collegamento con chiunque, perchè tutti sappiamo che un giorno potrebbe toccarci la stessa situazione.
E tutti vorremmo un “effetto di reciprocità”, ovvero trovare qualcuno che possa aiutarci, possa aprirci porte, etc.
Inoltre c’è anche un altro effetto positivo nel chiedere consigli: l’effetto intelligenza.
Vari studi dimostrano infatti che quando una persona chiede, genuinamente, consigli, offre un’immagine di sè più sicura e anche “intelligente”.
Ecco le 3 strategie che queste persone seguono per rompere il ghiaccio con chi non conoscono:
- CHIEDI/ FAI DOMANDE ALL’ALTRA PERSONA. Uno degli errori classici di quando si incontrano estranei è quello di volersi mettere in mostra. C’è come la necessità di dimostrare di essere “degni” di poter parlare. E’ quello che gli americani chiamano “me, myself and I“. SBAGLIATO! Il modo migliore per rompere il ghiaccio è quello di chiedere all’altra persona qualcosa di rilevante (per l’altra persona). Evita domande chiuse, la cui risposta sarebbe “si / no”. Lascia che l’altra persona ti risponda in maniera articolata. E rimani in ascolto. Magari anche chiedendo approfondimenti su alcuni elementi della risposta per dimostrare un interesse genuino verso l’altra persona. Scoprirai che le persone adorano parlare di sè e dei loro successi (ma anche delle loro sconfitte…). Rompere il ghiaccio facendo domande genuine alle altre persone è la migliore tattica in assoluto. Rende davvero tanto in termini di benefici, perchè ascoltando quella persona potrai scoprire eventualmente, come potrebbe aiutarti.
- METTI DA PARTE PAURE / ANSIA E RETICENZE. Anche se sembra più semplice a dirsi che a farsi, questo elemento è davvero fondamentale. Sebbene c’è sempre l’ansia di essere giudicati, soprattutto le prime volte che si incontra qualcuno, questa dipende sempre e solo da un punto di vista. Se rifletti bene sul primo punto qui sopra, ti rendi infatti conto che, alla fine, chi parla non sei tu, ma l’altra persona! Hai rotto il ghiaccio con una domanda, stai lasciando che sia l’altra persona a parlare, quindi al massimo, è l’altra persona che dovrebbe aver paura di non fare una brutta figura con te!
- RISPETTA I “CONFINI: sebbene questa strategia del fare domande è estremamente efficace, è importante anche comprendere che non puoi diventare amic@ di qualcuno al primo incontro. Molte persone pensano che una volta “stabilita la chimica” siano già entrati in confidenza, ma non è così. Fare le domande ti permette di sintonizzarti con una persona, di sfruttare la chimica a tuo favore, ma questo non significa che puoi già entrare nella sua zona di comfort. Quindi limita il numero di domande durante il primo incontro, e non chiedere favori. Non è il momento nè il luogo per farlo.
- LEVERAGE: Ma una cosa che puoi fare durante il primo incontro e dopo aver rotto il ghiaccio è, eventualmente, se quella persona può introdurti a altre persone. Questo agevola il tuo lavoro e ti permette di “sfruttare” il network di quella persona (il leverage, appunto) a tuo favore fin dal primo momento e a rischio zero.
Rispondi nei commenti qui sotto: a quale evento partecipi in cui vuoi applicare queste strategie?